Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Motori’ Category

«Scheletro» di metallo, involucro in tessile di fibre speciali. E la vettura si trasforma a piacere

  •  

Si chiama Gina e risolve problemi. Nel senso che esaudisce tutti i desideri, pratici ed estetici, degli automobilisti. Più che un determinato modello di auto, è una filosofia: “Creare prodotti con forme e funzioni dalle interpretazioni personalizzate, adattate alle varie esigenze dei loro futuri utilizzatori”. Citazione dal comunicato Bmw, promotrice dell’iniziativa.

IL PROGETTO – Gina, innanzitutto, è una sigla, che nasce mescolando le seguenti parole inglesi (occhio alle maiuscole): Geometry and functions In “N” Adaptions. Traduzione quasi letterale: geometrie e funzioni realizzate in un numero indefinito di possibilità. Se oggi personalizzare l’auto significa, in genere, aggiungere un accessorio tra i molti a disposizione, sovrapporre al modello di serie un segno del gusto individuale, domani sarà tutta un’altra faccenda. Personalizzare vorrà dire costruirsi davvero un’auto unica. L’industria sarà flessibile e la gamma delle varianti da essa fabbricabili quasi infinita. Fine dei principi indiscutibili: il tetto che deve sempre posare sui montanti ed essere limitato da cristalli; i sedili che devono essere uno accanto all’altro, su due o più file; tutti i comandi che devono essere visibili, anche quando non vengono utilizzati; l’involucro – metallo, plastica o altro che sia – che deve essere comunque rigido. In Bmw, da circa una decina di anni studiano come demolire simili certezze.

COME LA VUOI TU – Il movente è così riassunto da Chris Bangle, responsabile del design di tutto il Gruppo: “Conquistare nuovi spazi di libertà”. La prima applicazione concreta, ma… morbida, di questa filosofia dell’adattabilità si chiama per l’appunto Gina Light. Gina leggera. Un modello dal “corpo” pieno e spigoloso, con quell’alternarsi di superfici concave e convesse che rivela la mano di Bangle, ma realizzato in tessuto. In superficie, una “pelle” setosa; sotto, la struttura di protezione degli occupanti e di sostegno per tutte le funzioni del veicolo.

Anche all’interno, questa strana Bmw è Gina. Nel senso che può essere come l’utilizzatore la vuole: niente materiali rigidi e forme ossessivamente seriali, ma materiali flessibili (il neoprene, per esempio), che si possono adattare alla fantasia del proprietario. Cambiano le forme e, di conseguenza, cambia anche la strumentazione: nella plancia c’è quello che al guidatore sembra piacevole e utile per sè, non quello che ha deciso di metterci, con tutto il rispetto, il progettista della casa automobilistica.

I DETTAGLI – La Gina Light è Gina al 100 per cento: perfino nei dettagli meno ovvi, tipo la zona motore. Dove si scopre che il coperchio del propulsore è fatto in materiale flessibile e che per rabboccare i serbatoi dei liquidi di raffreddamento e del tergicristalli bisogna servirsi di cerniere lampo. “Le visioni suscitate dalla ricerca sui nuovi materiali”, ribadisce il concetto la Bmw, “generano prodotti nei quali l’interazione tra guidatore e vettura si estende al di là delle possibilità di personalizzazione attualmente note”. L’obiettivo del gruppo guidato da Bangle è chiaro e alimenta molte aspettative: “Rendere più intenso possibile”, è lo stesso designer a riassumerlo. “il rapporto emotivo tra guidatore e auto”. Detto altrimenti, farci godere.

 

  Il video: ecco come è fatta e come cambia la vettura in tessuto

Read Full Post »

Read Full Post »

500 Wrooom

Spectacular displays and performances set the scene at this exciting event, won by Felipe Massa driving the new 500 on the frozen lake of Madonna di Campiglio, challenging the great Michael Schumacher, the world champion Kimi Räikkönen and test drivers Luca Badoer and Marc Gené.

  

 DON’T MISS THE VIDEO

Read Full Post »